DAESH sempre più in difficoltà, sul campo di battaglia. Nel nord della Siria, ieri, i terroristi del Califfato hanno dovuto abbandonare la roccaforte strategica di Manbij e liberare 2.000 civili, che sarebbero stati usati come scudi umani. E' terminato dunque con un successo l'assedio delle cosiddette Forze democratiche siriane – a guida curda -, iniziato alla fine di maggio. Nel corso degli scontri, tuttavia, sarebbero rimasti uccisi anche 438 civili; 205 di questi a causa dei bombardamenti della Coalizione internazionale a guida americana. L'aviazione militare russa, invece, nei giorni scorsi, aveva distrutto un deposito di armi chimiche in quella che viene considerata la capitale siriana dell'ISIS: Raqqa. Daesh accerchiato anche a Sirte, in Libia, dove le milizie fedeli ad al Baghdadi sarebbero ormai prossime al collasso. In un covo dei terroristi, uomini dei servizi segreti libici avrebbero trovato nomi e piani d'attacco di militanti jihadisti attivi nel Milanese
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