Siria: nuovi strike aerei dell'aviazione russa contro gli jihadisti
Dopo la sonante sconfitta di Manbij, che ha tagliato buona parte delle linee di rifornimento - con il confine turco -, altre pessime notizie per il Califfato. L'efficacia dell'intervento dell'aviazione russa, che mesi fa aveva invertito la tendenza della guerra al DAESH, è stata infatti potenziata grazie ad un accordo tra il Cremlino e Teheran. Mosca ha ottenuto, dall'Iran, la possibilità di utilizzare l'aerodromo di Hamadan, consentendo così ai propri bombardieri strategici di ridurre notevolmente il percorso per giungere sugli obiettivi da colpire. I risultati si sono visti immediatamente: distrutti cinque depositi di armi, tre posti di comando e diversi campi d'addestramento dell'ISIS - e di al Qaeda -, a Serakab, Al-Bab, Aleppo e Deir ez-Zor: assediata ormai da anni dai terroristi di al Baghdadi. Dalle autorità russe anche la notizia di un imminente accordo con gli Stati Uniti per liberare completamente Aleppo dalla presenza di jihadisti; sarebbe la svolta, per quanto riguarda il conflitto in Siria, ma Washington – al momento – non conferma. Nel frattempo, nei quartieri a sud-ovest della città, si continua a combattere duramente. L'Esercito siriano ha respinto in queste ore una massiccia offensiva dei ribelli qaedisti, riconquistando anche alcuni trinceramenti persi in precedenza.
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