Una nuova impennata di violenza in Siria con attentati dinamitardi contro roccaforti governative e bombardamenti a tappeto delle forze fedeli al presidente Bashar al Assad sulle regioni solidali con la rivolta, con un bilancio tra i più gravi degli ultimi giorni, oltre 200 morti tra civili, soldati lealisti e ribelli. Questo mentre a Doha, in Qatar, proseguono i colloqui tra le varie fazioni delle opposizioni siriane in patria e all'estero. Per la prima volta dallo scoppio della rivolta armata in Siria circa un anno fa, i ribelli anti-regime hanno oggi compiuto un attentato in uno del cuore popolare del sistema di potere dominato dalla famiglia Assad, colpendo un quartiere periferico di Damasco, Mezze-86, abitato in prevalenza dalle famiglie di ufficiali alawiti.
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