Siria: il pensiero del Papa alle vittime civili della guerra

"E' inaccettabile che tante persone inermi, anche tanti bambini, debbano pagare il prezzo del conflitto, il prezzo della chiusura di cuore e della mancanza della volontà di pace dei potenti. Siamo vicini con la preghiera e la solidarietà ai fratelli e alle sorelle siriani, e li affidiamo alla materna protezione della Vergine Maria".
Così il Papa, oggi, dopo l'Angelus, a proposito delle vittime civili del conflitto in Siria; in particolare – il pensiero di Francesco – è andato ad Aleppo, dove è in corso quella che, secondo molti analisti, è la battaglia decisiva della guerra iniziata nel 2011. Le ultime news parlano di una rottura dell'accerchiamento dell'Esercito siriano nella zona a sud-ovest di Aleppo. Militanti di Jabhat Fatah al-Sham – il gruppo terrorista salafita, che solo fino a qualche giorno fa era conosciuto come al Nusra – avrebbero infatti occupato, dopo sanguinosi combattimenti, una base militare governativa, riunendosi così con le formazioni ribelli all'interno della parte orientale della città. La notizia è stata tuttavia smentita dall'agenzia di Stato Sana. Quel che è certo è che – in quella zona – negli ultimi giorni si sono registrate centinaia di vittime, e la situazione è particolarmente caotica. L'aviazione siriana, supportata da quella russa, sta tentando in queste ore di tamponare la falla. Alla battaglia partecipano, schierati con le truppe governative, i miliziani sciiti libanesi di Hezbollah.

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