Siria: prossima al collasso la sacca ribelle di Aleppo est
Che la partita di Aleppo, fosse ormai prossima ad una svolta decisiva, lo avevamo annunciato nei giorni scorsi: l'arrivo di fronte alle coste siriane, della squadra navale guidata dalla portaerei russa Admiral Kuznetsov, era un segnale inequivocabile. L'unico dubbio – a quel punto – era strategico. I governativi infatti – supportati dagli strike aerei di Mosca – avevano due opzioni: mettere prima in sicurezza le retrovie, oppure passare subito all'attacco della sacca nella zona est della città, controllata dai terroristi dell'ala siriana di al Qaeda e da milizie ribelli. Dopo qualche azione diversiva, l'esercito siriano sembra aver scelto proprio quest'ultima strada. I risultati dell'offensiva – in pieno svolgimento – sono eloquenti. La riconquista del quartiere orientale di Hanano, roccaforte del fronte anti-Assad, non solo sta portando al collasso le difese della parte nord della sacca, ma ha anche permesso a centinaia di cittadini di trovare rifugio, in zone sicure della città. Secondo alcuni report le forze curde di sheik masqoud, che ad Aleppo collaborano con l'esercito siriano, sarebbero impegnate attivamente nei combattimenti. E ad impugnare le armi – contro i qaedisti – sarebbero anche semplici cittadini della zona est. La totale conquista di Aleppo, da parte dei governativi, non solo avrebbe un'enorme significato di carattere politico e simbolico, ma permetterebbe a Damasco di utilizzare migliaia di soldati in altre zone del Paese, come Idlib, o tentare un'offensiva in direzione di Raqqa: capitale siriana dello Stato Islamico
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