Dopo i bombardamenti a tappeto, le truppe fedeli al presidente siriano Assad hanno di nuovo il controllo sulla città di Al-Qusair, un centro strategico poco distante dall’autostrada che collega la capitale Damasco con il Libano. Le truppe filo-governative avrebbero distrutto i tunnel utilizzati dai ribelli e messo le mani su ingenti quantitativi di armi e munizioni. In questa situazione di violenza ed incertezza si tentano gli ultimi dettagli per la conferenza internazionale di pace promossa da Washington e Mosca, per favorire una soluzione negoziata del conflitto. Ma lo scetticismo di Assad ha contagiato la stessa Onu tanto da mandare per ora a Damasco il portavoce del negoziatore Lakdar Brahimi al posto del titolare.
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