La questione siriana sta provocando un rapido deterioramento dei già complicati rapporti tra Stati Uniti e Russia. Il Dipartimento di Stato americano ha sospeso i contatti bilaterali con Mosca, sul cessate il fuoco in Siria, e la Casa Bianca minaccia nuove sanzioni. Ma la risposta del Cremlino è arrivata a stretto giro di posta. “Washington – ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri - non ha rispettato gli accordi sulla Siria e ora sta cercando di scaricare la colpa su qualcun altro”. “L'impressione - è stato detto – è che gli Stati Uniti, nel tentativo di assicurarsi l'agognato cambio di potere a Damasco, siano pronti a fare un patto col diavolo”. “Senza il nostro coinvolgimento – ha aggiunto l'ambasciatore russo all'Onu, Vitaly Churkin - ora potrebbero esserci bandiere nere dell'Isis che sventolano sopra Damasco”. Intanto i ribelli sostenuti da Turchia e Stati Uniti si starebbero avvicinando a Dabiq: il villaggio siriano al centro della propaganda apocalittica dell'Isis.
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