La missione Onu a Damasco aveva appena fatto in tempo a deplorare i crescenti atti di violenza contro i giornalisti in Siria, che da uno dei due canali della tv di Stato è arrivata la notizia che uno dei membri di una troupe di Syria News rapiti, nella fattispecie un cameraman, è stato ucciso .La guerra continua, l’esercito ha ripreso a martellare le periferie di Damasco. Nei sobborghi da due giorni sono in corso violenti scontri tra i militari e ribelli, mentre nella cittadella, come anche in uno dei quartieri più antichi di Damasco, sarebbero in corso rastrellamenti e arresti. I ribelli anti regime hanno affermato di aver anche abbattuto un aereo da combattimento governativo, sui cieli di Dayr az Zor, come mostra anche un video amatoriale pubblicato in queste ore, ma di cui non si può verificare l’autenticità. Un altro video diffuso dai ribelli mostra l’interrogatorio di un uomo identificato come pilota del Mig. Sale infine a 60mila il nuero dei profughi che dalla Siria è fuggito in Turchia.
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