Sisma Emilia Romagna, Confservizi: 79.000 ore lavoro per ricostruzione
Oltre 4.600 interventi per la messa in sicurezza della rete del gas, altrettanti per le riparazioni a fognature e centrali di potabilizzazione, l'organizzazione della raccolta dei rifiuti in 85 tendopoli, per un impegno complessivo di oltre 2.000 dipendenti e 79.000 ore di lavoro. Sono i numeri principali che testimoniano l'impegno delle aziende di servizio pubblico locale in occasione del terremoto in Emilia del 2012, in cui le aziende che gestiscono acqua, rifiuti, gas, energia elettrica e trasporti, pur essendo state loro stesse colpite direttamente (sia con danni diretti alle proprie sedi e impianti che con i disagi dei dipendenti residenti nelle aree del cratere sismico) hanno assicurato, fin dalle primissime ore dopo le scosse, la continuità del servizio per cittadini e imprese. ''Si è trattato di un lavoro difficile - commenta il presidente di Confservizi E-R, Graziano Cremonini - a volte sottovalutato o dato per scontato, ma essenziale: senza l'immediato ripristino di questi servizi infatti, la vita dei cittadini e la ripresa delle attività produttive sarebbe stata molto più lenta e difficoltosa. Il lavoro di ricostruzione da fare è ancora lungo, ma anche per il futuro le aziende Spl saranno impegnate al fianco di cittadini, imprese ed enti locali per dare il loro fondamentale contributo alla ripresa''. A poco più di un anno dagli eventi sismici, i numeri dell'impegno delle aziende Spl, associate a Confservizi E-R, sono stati raccolti in un dossier, frutto della collaborazione tra tutte le imprese regionali del comparto.
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