Situazione drammatica in Siria. "Sono 44 i manifestanti uccisi"?
Le ultime vittime oggi, a Homs: nel corso dei funerali di alcuni manifestanti morti nel corso delle dimostrazioni di ieri contro il Governo di Damasco. Si parla di 3 persone uccise, all’uscita dal cimitero della città, dalle forze di sicurezza. La notizia, che non trova al momento conferme, viene da un attivista dei diritti umani. Si aggrava pesantemente, nel frattempo, il bilancio degli scontri avvenuti in diverse città siriane in occasione del decimo venerdì consecutivo di protesta. Sarebbero 44 – contro i 21 del precedente bollettino diffuso dai dissidenti – i manifestanti anti-governativi uccisi. La fonte – anche in questo caso un militante per i diritti umani – è però stata smentita seccamente dall’agenzia ufficiale di Stato, che ha parlato invece di 17 morti, “tra cui civili, agenti di polizia e membri delle forze di sicurezza”. Secondo le autorità siriane si tratta di “martiri uccisi da gruppi armati che hanno sfruttato l’assembramento di cittadini a Idleb e alla periferia di Homs, dove hanno aperto il fuoco”. Il ministero dell’Interno assicura che la polizia ha la consegna di non aprire il fuoco sui manifestanti. Intanto l’associazione democratica assira – organizzazione della locale minoranza cristiana – riferisce di un blitz nella propria sede, da parte delle forze dell’ordine, e di “decine di arresti”.
Gianmarco Morosini
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