Riprende oggi lo sciopero della fame annunciato dal Comitato 16 novembre: un'interruzione graduale dell'alimentazione fino al 21 novembre, giorno in cui i malati si ritroveranno davanti al ministero dell'Economia, per dare inizio al presidio a cui molte realtà della politica e dell'associazionismo stanno facendo avere in questi giorni le loro adesioni. In quell'occasione, come ha fatto sapere nei giorni scorsi il presidente del Comitato, Salvatore Usala, alcuni malati tracheostomizzati si presenteranno senza respiratori di scorta.
"I 200 milioni offerti dal governo, ripartiti per i 25mila disabili italiani gravi e gravissimi, darebbero ad ogni malato - spiega Lamanna - un contributo per l'assistenza domiciliare di seicento euro al mese a fronte di spese vicine ai tremila euro mensili. E se il malato, invece che a casa propria fosse assistito in una i costi lieviterebbero a 70-90mila euro l'anno".
"L'abbandono di una politica sociale produce effetti devastanti: le persone disabili si lasciano morire, una vera eutanasia di stato. Oggi la comunicazione è sofisticata, i Ministri vanno a casa degli scioperanti, si impegnano, promettono di scrivere, fanno dichiarazioni da Città del Messico, concordano elemosine - precisa Lamanna - I partiti sono impegnati con le primarie, con la riforma elettorale anti Grillo, con i saldi di bilancio. Sembra una partita a scacchi, ma tutti dimenticano la disperazione, la solitudine, la vita delle persone. E' una vergogna".
"I 200 milioni offerti dal governo, ripartiti per i 25mila disabili italiani gravi e gravissimi, darebbero ad ogni malato - spiega Lamanna - un contributo per l'assistenza domiciliare di seicento euro al mese a fronte di spese vicine ai tremila euro mensili. E se il malato, invece che a casa propria fosse assistito in una i costi lieviterebbero a 70-90mila euro l'anno".
"L'abbandono di una politica sociale produce effetti devastanti: le persone disabili si lasciano morire, una vera eutanasia di stato. Oggi la comunicazione è sofisticata, i Ministri vanno a casa degli scioperanti, si impegnano, promettono di scrivere, fanno dichiarazioni da Città del Messico, concordano elemosine - precisa Lamanna - I partiti sono impegnati con le primarie, con la riforma elettorale anti Grillo, con i saldi di bilancio. Sembra una partita a scacchi, ma tutti dimenticano la disperazione, la solitudine, la vita delle persone. E' una vergogna".
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