Slitta a inizio febbraio il picco influenzale, l'Iss raccomanda la vaccinazione
90 finora i casi diagnosticati
Complice, forse, anche un inverno ancora non troppo freddo, tarda ad arrivare il picco di contagi dell'influenza stagionale: inizialmente previsto a fine 2019, slitta all'inizio del mese di febbraio quando le temperature dovrebbero ulteriormente abbassarsi. E tutto fa pensare che non sarà un fenomeno di breve durata: secondo le previsioni, infatti, “il virus dovrebbe restare in circolazione a lungo, almeno fino a marzo”. Per questo l'Iss consiglia di effettuare la vaccinazione sull'onda della campagna antinfluenzale avviata già dai primi di novembre. 90 finora i casi di influenza diagnosticati, di cui la metà con manifestazioni anche respiratorie. “Ad oggi però – riferisce l'Istituto - non sono stati segnalati particolari casi di ricorso alle cure ospedaliere per complicazioni”. Il vaccino somministrato dall’ISS è quadrivalente non attivo, cioè garantisce copertura per tutti e quattro i ceppi virali. I dati a disposizione evidenziano un trend di vaccinazioni in aumento rispetto alla scorsa stagione: già 4.100 quelle effettuate. E' particolarmente raccomandata negli ultra 65enni, nei bambini di oltre 6 mesi, ma anche in ragazzi e adulti affetti da malattie croniche, ad esempio a carico degli apparati respiratorio e cardiocircolatorio, malattie metaboliche, renali, tumori, patologie congenite e tante altre.
Per maggiori informazioni si può contattare l’Ufficio Vaccinazioni al numero 0549 994338 oppure inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica: ufficio.vaccinazioni@iss.sm. Si ricorda inoltre che per gli assistiti con problemi respiratori, quest’anno sarà possibile effettuare in contemporanea anche il vaccino anti-pneumococcico.