Smartphone in classe, Fedeli: “Ok come strumento didattico”

Smartphone in classe, Fedeli: “Ok come strumento didattico”.
Non si può separare il mondo dei ragazzi da quello della scuola. Per questo, da venerdì prossimo una commissione ministeriale s'insedierà per costruire linee guida dell'uso dello smartphone in classe. Lo annuncia la ministra dell'Istruzione Fedeli, intervistata da Repubblica. In breve tempo le risposte, che saranno passate agli istituti con una circolare. Secondo la ministra, il telefonino è una straordinaria opportunità, ma che va governata, "uno strumento che facilita l'apprendimento". "Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico", precisa.

Quanto all'inizio dell'anno scolastico, il ministro dice di non aver ricevuto segnalazioni negative. "Tutte le cattedre sono state assegnate, 720 mila insegnanti di ruolo e 85 mila supplenti. Sono ancora troppi, ma l'anno scorso erano oltre centomila e in questa stagione saranno certi da settembre a giugno". Il contratto della scuola e gli scatti d'anzianità per i docenti universitari? "Entro metà dicembre chiudiamo uno e l'altro, con la Legge di bilancio", assicura Fedeli. Da ieri intanto è partito l’anno scolastico in cinque regioni: Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Trentino Alto Adige. Da oggi e fino al 15 settembre seguiranno le altre regioni italiane. Gli ultimi ad entrare in classe, proprio venerdì 15 settembre, saranno gli alunni di Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Piemonte e Toscana. Le lezioni si concluderanno a giugno: tra il 7 e il 12.

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