Il ricorso verrà presentato a giorni e comunque prima di mercoledì 9 dicembre, quando scadono i termini. Lo precisa l’avvocato Marino Nicolini, per conto della San Marino Investimenti, dopo le perquisizioni e i sequestri nella sede e nelle abitazioni dei dirigenti, compreso il presidente ed amministratore delegato Enrico Maria Pasquini. Il decreto chiede anche di verificare tutti i contatti dei clienti SMI con le banche sammarinesi e la presentazione del ricorso ne sospenderà gli effetti, in attesa del pronunciamento del giudice delle appellazioni Brunelli. “Ritengo - dichiara l’avvocato Marino Nicolini - che il provvedimento emanato il 27 novembre dall’autorità giudiziaria sammarinese non sia supportato da documenti che provino i reati contestati. La mia personale impressione – prosegue Nicolini – è che tutta l’azione promossa dalla procura della Repubblica di Roma sia finalizzata ad ottenere i nominativi dei fiducianti della SMI soprattutto ai fini di indagini fiscali”. La San Marino Investimenti nel frattempo non ha avuto alcuna interruzione nell’operatività. Il ruolo degli ispettori dell’Agenzia di Informazione Finanziaria, nelle perquisizioni di ieri – che hanno portato al sequestro di documenti ma non di denaro o conti correnti – è stato soprattutto di supporto tecnico per gli agenti della polizia giudiziaria.
La questione della “doppia società fiduciaria” menzionata nella rogatoria del sostituto procuratore Perla Lori – inquirente anche nel caso Antonveneta – è, secondo Nicolini, è un falso problema nel senso che non è vero che non si possa risalire al primo fiduciante.
Che Enrico Maria Pasquini fosse indagato in Italia è noto dallo scorso mese di maggio. A San Marino la circostanza non ha avuto riflessi sulle sue attività finanziarie e diplomatiche. Al momento non c’è alcun rinvio a giudizio, analogamente ad altri casi eclatanti come quello di Asset Banca. I suoi dirigenti furono addirittura arrestati all’inizio del 2008 e da allora non è neppure stata fissata la data dell’udienza preliminare.
Luca Salvatori
La questione della “doppia società fiduciaria” menzionata nella rogatoria del sostituto procuratore Perla Lori – inquirente anche nel caso Antonveneta – è, secondo Nicolini, è un falso problema nel senso che non è vero che non si possa risalire al primo fiduciante.
Che Enrico Maria Pasquini fosse indagato in Italia è noto dallo scorso mese di maggio. A San Marino la circostanza non ha avuto riflessi sulle sue attività finanziarie e diplomatiche. Al momento non c’è alcun rinvio a giudizio, analogamente ad altri casi eclatanti come quello di Asset Banca. I suoi dirigenti furono addirittura arrestati all’inizio del 2008 e da allora non è neppure stata fissata la data dell’udienza preliminare.
Luca Salvatori
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