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Smog: in Emilia Romagna maglia nera a Parma

12 feb 2014
Smog: in Emilia Romagna maglia nera a Parma
Smog: in Emilia Romagna maglia nera a Parma
Il numero degli sforamenti diminuisce ma per l'Emilia-Romagna, come per il resto della Pianura padana, l'inquinamento atmosferico resta un'emergenza ambientale e di salute pubblica: anche nel 2013, in quasi tutti i principali centri urbani sono stati superati i livelli di polveri fini (PM10) con concentrazioni superiori a 50 milligrammi per metro cubo (g/m) per più di 35 giorni in un anno, la soglia prevista dal Dlgs 155/2010. In generale il Bacino padano si conferma come la zona più critica, con 15 città tra le prime 20 posizioni nella classifica dell'inquinamento atmosferico, anche a causa delle caratteristiche geomorfologiche che non favoriscono il ricircolo dell'aria. In quanto a qualità dell'aria, in Emilia-Romagna si evidenzia un lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti; nonostante ciò la maggior parte dei capoluoghi di provincia è bocciato, facendo registrare nell'arco del 2013 dati che confermano l'insalubrità dell'aria. La prima città per gli elevati e ripetuti livelli di PM10 è Parma con 80 giornate, seguita da Rimini (68), Bologna (57), Reggio Emilia (56), Modena (51), Ferrara (51), Ravenna (48) e infine Piacenza (43). Promosse solo Forlì, con 28 giornate di sforamenti, e Cesena, che ne conta 15. Numeri - sottolinea Legambiente - che sono direttamente collegati ad un peggioramento delle condizioni di salute, specie dei soggetti più deboli come bambini, anziani, asmatici: "È infatti comprovato che l'inquinamento atmosferico e in particolare le polveri sottili agiscano sull'aumento della sintomatologia respiratoria in bambini che già soffrono di disturbi cronici, specialmente se residenti in aree urbano-industriali. Ciò indica che le misure fino ad ora adottate per e ridurre gli inquinanti atmosferici limitandone le cause non sono state sufficienti per porre rimedio alla grave situazione della nostra regione". "L'inquinamento atmosferico - afferma Lorenzo Frattini, presidente di Legambiente Emilia-Romagna - continua ad avere caratteristiche di una vera e propria emergenza ambientale e soprattutto sanitaria. Anche quest'anno vogliamo portare l'attenzione sul fatto che gli interventi debbano andare prioritariamente a tutelare la salute dei bambini. Per questo torniamo a chiedere che i comuni lavorino per allontanare il traffico vicino alle scuole, attraverso la pedonalizzazione delle vie adiacenti gli edifici scolastici, la creazione di 'zone30' e di percorsi casa-scuola a piedi e in bicicletta, per una maggiore tutela della salute dei più piccoli".

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