Lo smog ha le ore contate. Intanto si guarda a El Nino
La notte di San Silvestro sarà all'insegna del tempo asciutto con temperature per lo più comprese tra valori leggermente sottozero sul Titano e sui 5 gradi nelle zone costiere. Lo scorso anno, invece, lo scenario era totalmente differente: proprio in questo periodo l'Italia era investita da correnti molto fredde provenienti da nord-est, che avevano anche portato nevicate fino in pianura lungo l'Adriatico. Per il primo giorno dell'anno non si prevedono ancora cambiamenti nella situazione meteorologica, spiegano dal Centro Epson Meteo: Il tempo sarà prevalentemente soleggiato al Nord, su Toscana, Umbria e Marche. Nubi sparse nel resto del Paese, ma senza precipitazioni di rilievo. Nella notte ci sarà la tendenza a un graduale peggioramento. Il clima sarà freddo e tipicamente invernale. Per sabato gli esperti confermano l'arrivo della prima di una serie di perturbazioni atlantiche. La tendenza successiva rimane al momento incerta. Entro domenica però si potranno avere anche delle nevicate, soprattutto lungo l'Appennino e fino a quote basse al Nord. E questa variabilità ci dovrebbe accompagnare fino all'Epifania. Più seria, invece, la situazione generale. 'El Nino' visto dallo spazio è un 'gemello' di quello che nel 1998 provocò fenomeni meteorologici estremi. Dovuto al surriscaldamento delle acque dell'Oceano Pacifico e capace di stravolgere il clima mondiale, tra il '97 e il '98 El Nino fu responsabile di quella che è passata alla storia come la 'Grande tempesta di ghiaccio' che paralizzò per giorni il Nord Est degli Stati Uniti e del Canada, provocò fortissime piogge in Kenya e Somalia, favorendo la diffusione di una grande epidemia di febbre della Rift Valley, alluvioni in California e scatenò poi una delle più calde estati europee. Anche se al momento è impossibile prevedere i tempi esatti e l'intensità con cui El Nino farà sentire i suoi effetti nei prossimi mesi sull'Europa, il fenomeno climatico ha già iniziato a farsi sentire nelle regioni del Pacifico con una riduzione delle piogge in Indonesia, alluvioni in America Latina e ondate di caldo in Australia, Africa meridionale e in modo indiretto anche a New York, dove si registra un dicembre di caldo record. Sebbene sia molto difficile valutare l'evoluzione e l'impatto che El Nino potrà avere quest'anno, gli scienziati temono che si possano appunto ripetere i fenomeni estremi di 18 anni fa
Sonia Tura
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