Sms, presto i prezzi italiani uniformati a quelli europei
La tavola degli operatori telefonici è talmente imbandita da far perdere l’orientamento ai consumatori, subissati da offerte di ogni genere. Un freno potrebbe metterlo a breve, almeno per quanto concerne gli sms, l’Authority per le comunicazioni si prepara ad emettere una disposizione che farà scendere i prezzi dei messaggini. Il mercato dice che nel 2008 sono stati inviati in Italia qualcosa come 60 miliardi di sms per un fatturato di oltre 2 miliardi di euro. Lo scorso luglio, l’Unione Europea aveva imposto agli sms in roaming un tetto di 11 centesimi che, con l’iva, diventano 13,2. L’indagine di Antitrust e Agcom conferma che i prezzi in Italia sono troppo alti rispetto al resto della Ue. Gli operatori ribattono che il 75% dei messaggini inviati viene pagato mediamente un centesimo. E l’altro 25%? Costa alla maggioranza degli utenti ben 15 centesimi a fronte degli 11 fissati per gli sms internazionale a livello europeo. Ma se è vero, come sostengono gli operatori, che la maggioranza degli utenti sfrutta la tariffa minore, è anche vero secondo Antitrust e Agcom che non tutti i consumatori sono consapevoli delle opportunità offerte dal mercato. Se i costi arrivassero per tutti ad 11 centesimi sarebbe un punto di riferimento chiaro. E a San Marino? I due operatori sammarinesi: Tms e Prima nonostante tariffari differenti, garantiscono prezzi inferiori alla Ue, e questo significa che c’è ancora un margine di convenienza.
Lorenzo Giardi