Sol et Salus, la nota dell'Iss "garantire continuità"
Già questa mattina, tramite i propri uffici preposti, l'Iss si è attivato per verificare lo stato dell'attività in essere alla Sol et Salus nell'ottica della tutela dei propri pazienti, 12 quelli inviati alla clinica riminese al 31 ottobre, per servizi di riabilitazione intensiva per le quali l'Istituto non è ancora in grado di fare fronte completamente. Alla luce di quanto emerge dall'attività giudiziaria condotta dalla Guardia di Finanza,in merito a rimborsi per ricoveri non necessari, viene ribadito come tutto l'iter sia avvenuto sotto il controllo dei professionisti che seguono il paziente durante le cure anche fuori territorio e fino alla ripresa in carico del sistema sanitario sammarinese. L'Istituto per la Sicurezza sociale esegue inoltre prestazioni presso la clinica stessa, attraverso i propri professionisti, in virtù di una convenzione con la struttura sanitaria riminese ormai in scadenza. Le verifiche comunque sono ancora in corso: al momento non risulta che l'attività di indagine e i reati contestati alla casa di cura riminese riguardino anche l'attività svolta su assistiti ISS. Solo successivamente saranno attivate forme di tutela previste nell'eventualità si riscontrassero pratiche non corrette. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell'associazione italiana ospedalità privata Emilia Romagna, “sono certo che verrà chiarita l'intera vicenda"scrive il dottor Bruno Biagi, in una nota sui sequestri alla clinica Sol Et Salus di Rimini, esprime fiducia nella magistratura e sostegno ai vertici di Sol et Salus.