Solo una breve tregua nella guerra del gas
In Italia non è emergenza, e neppure a San Marino. Grave invece la situazione in Ungheria, che dipende per l’80% dalle forniture russe, con 40 persone morte assiderate negli ultimi giorni; 43 morti anche in Romania, in uno degli inverni più freddi degli ultimi anni. Intanto cresce lo sdegno della Commissione Europea per una situazione definita inaccettabile. Bruxelles punta il dito contro Mosca e Kiev soprattutto perché gli osservatori della missione non hanno ancora avuto pieno accesso nelle sale operative delle centrali di smistamento nelle due capitali, in chiara violazione – accusa Bruxelles – dell’accordo raggiunto tra le parti. Per la commissione non ci possono essere più scuse per ritardare il flusso di metano in Europa. Ma il braccio di ferro continua, mentre in alcune città c’è chi muore di freddo.
Monica Fabbri