Dalla sanità, al caro affitti; ancora senza risposta le numerose criticità che colpiscono migliaia di anziani sammarinesi. È l'allarme lanciato dalle federazioni pensionati di USL, CsdL e CDLS. A numerose persone, afferma il segretario pensionati USL Luigi Maria Belisardi, sono arrivate lettere di disdetta dal rispettivo contratto di locazione anche se negli anni hanno regolarmente pagato. Questo perché, complici pure le residenze atipiche, i prezzi degli affitti sono saliti alle stelle. Tema più volte denunciato dal sindacato, sottolinea Belisardi, a cui però non è stata ancora trovata soluzione. A questo, aggiunge, si somma anche il caro bollette.
Per Elia Pozzi, segretario federazione pensionati CsdL, altro tema su cui la prossima legislatura deve intervenire il prima possibile è la sanità: “Oltre alle difficoltà per contattare i medici – afferma – c'è anche il costo di molti integratori e medicinali a pagamento che impatta pesantemente sulle pensioni”. Bisogna sfatare un mito, tuona Pozzi: “Non tutti hanno pensioni d'oro, oltre il 55% dei pensionati sammarinesi infatti non supera i 1.400 euro al mese”.
Sull'aumento del costo della vita anche Pier Marino Canti, federazione nazionale pensionati CDLS. Nell'ultima riforma previdenziale, ricorda, la rivalutazione delle pensioni è stata fissata al 2,2% fino al 2027, ma l'inflazione cresce molto più velocemente. Affrontato anche il tema RSA la Fiorina. Per Canti è urgente l'ampliamento della terza ala visto che molti sammarinesi sono costretti a portare i propri cari fuori territorio: “Il problema del costo dell'intervento – sottolinea – sta diventando un alibi, se c'è la volontà le risorse possono essere trovate”.