Nel silenzio generale, lunedì 17 le ruspe hanno iniziato i lavori di ampliamento del cimitero monumentale di Montalbo. L'opera, la cui realizzazione è stata contestata per le ricadute anche paesaggistiche dell'intervento, prevede scavi di una porzione del Monte a ridosso della cinta esterna del cimitero, in un punto ben visibile ad esempio da Montecchio. Pochi cittadini hanno saputo di questi lavori, e quei pochi si sono giustamente indignati del metodo e delle scelte che si vogliono realizzare. Lunedì 24, quindi una settimana dopo dall'inizio dei lavori, il Fondo Ambiente Sammarinese si è ufficialmente presentato alla Reggenza, comunicando che “i suoi obiettivi sono sostenere e supportare la cultura del rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni della Repubblica di San Marino, attraverso azioni di sostegno e di rivalutazione del patrimonio artistico, naturalistico e paesaggistico”. Auspichiamo allora che un'istituzione quale il FAS, che intende promuovere la conoscenza del territorio per saperlo rispettare di più, sia esso fatto di alberi o di monumenti storici, consenta alla popolazione una migliore informazione in merito a questo intervento, che molte persone hanno inteso come fortemente deturpante sia del Monte che del cimitero stesso. L'Associazione Micologica, con finalità simili a quelle del neonato FAS, aveva a suo tempo criticato le scelte tecniche alla base dell'intervento, ma senza essere ascoltata: ci auguriamo che il Fondo Ambiente Sammarinese abbia maggior fortuna, perché col passar del tempo l'ambiente sammarinese rischia sempre più di toccare il fondo.
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