Spagna, mandato d'arresto europeo per Puigdemont
Il 'President' rischia il fermo già dalle prossime ore: l'ufficio del procuratore generale del Belgio sta esaminando le carte. L'altro ieri sera erano già scattate le manette per altri otto suoi ministri.
La giustizia belga ora dovrà pronunciarsi sulla possibile estradizione.
Puigdemont da Bruxelles ha comunque lanciato una nuova sfida al premier Rajoy, annunciando di essere pronto a candidarsi a presidente della Catalogna alle elezioni imposte da Madrid per il 21 dicembre.
L'annuncio di Puigdemont è arrivato mentre i partiti sovranisti catalani trattano per una lista comune, "la più ampia possibile", ha detto la segretaria Pdecat Marta Pascal. Saranno elezioni strane. E non solo perché si voterà di giovedì invece che di domenica, come sempre. Il leader del Pdecat, Puigdemont, si considera in esilio anche se ha detto che questo non gli impedirà di fare campagna "visto che viviamo in una società globalizzata".
Decine di migliaia di persone sono di nuovo scese in piazza in tutte le città catalane al grido di "Llibertat!" e di "Puigdemont è il nostro presidente". Una grande manifestazione è convocata a Barcellona l'11 novembre per esigere la liberazione dei 10 "detenuti politici". I sondaggi danno in crescita il 'si' all' indipendenza al 48%, in calo al 43% il 'no'. Esattamente il contrario di quello che spera Madrid. La fine della crisi catalana sembra ancora molto lontana.
VA