Un diverbio, l’aggressione poi la sparatoria, proprio in mezzo alla gente, e la fuga verso la spiaggia, dove poco dopo i militari troveranno un albanese di 32 anni, ferito. In manette sono finiti in tre, suoi connazionali, per favoreggiamento personale. Due 32enni, uno pregiudicato, l’altro gestore del bar nei pressi del quale è avvenuto l’episodio, il terzo fratello di quest’ultimo, 29 anni. Si indaga su quello che già si pensa sia un regolamento di conti all’interno della comunità albanese di Bellaria Igea Marina. In via Gialo attorno alle 20, davanti ad un bar pieno di avventori e poco distante da tre pullman pieni di turisti, alcuni uomini armati di coltello si avvicinano ad una moto parcheggiata. Iniziano a tagliarne i pneumatici. Dopo pochi minuti, si sentono spari e grida. Sono attimi di panico, la gente che si trova in strada fugge. Alcuni finanzieri - stanno controllando un negozio vicino - sentendo le urla, si precipitano. Il gruppo si dilegua, scatta l’inseguimento, fino alla spiaggia. Lì viene trovato l’albanese ferito. Soccorso dal 118, è ricoverato in prognosi riservata all’Infermi, dove viene accertato che le ferite sono da arma da taglio. Poco dopo, in via Gialo, i Carabinieri di Bellaria ritroveranno i bossoli esplosi e il coltello usato per ferire il 32enne, che non è in pericolo di vita. I tre sono già stati portati in carcere a Rimini a disposizione del sostituto procuratore Gengarelli.
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