15 colpi, calibro 9, sparati con una pistola automatica, da distanza ravvicinata. Dall’alto verso il basso: quindi da qualcuno che stava in piedi, oppure si trovava su un mezzo piu’ alto di una normale vettura. Il blitz è avvenuto, probabilmente, domenica pomeriggio, quando è scattato l’allarme di una azienda, a fianco. L’unica telecamera a circuito chiuso, operante nell’area, punta altrove. Chi ha sparato ha sicuramente fatto una perlustrazione in precedenza, oppure è stato informato in modo tale da evitare di essere inquadrato. Prima di allontanarsi ha fatto anche in tempo a raccogliere 12 dei 15 bossoli esplosi. Gli altri tre sono rimasti lì e ora sono al vaglio degli esami scientifici della Gendarmeria. Le indagini eseguite dalla Gendarmeria e coordinate dal Commissario della Legge Roberto Battaglino, seguono una pista precisa. Episodi di questo tipo si sono infatti verificati di recente, poco lontano, al di fuori del confine sammarinese. Atti intimidatori, in perfetto stile criminale. Il titolare della ditta – che opera nel settore immobiliare – afferma, pero’, di non aver mai ricevuto alcun segnale - nei 5-6 anni di attivita’ – che potesse far presagire, una situazione di questo tipo. Non sa spiegarsi, il perchè di quegli spari, contro la porta della sua ditta. E ora – racconta - non si sente tranquillo.
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