La risorsa è il tema centrale che ha orientato le varie rappresentazioni che si sono snodate per le vie del centro storico. La risorsa messa in campo dai sammarinesi di tutti i tempi per risolvere momenti difficili della loro esistenza. Protagoniste innanzitutto le “donne tenaci” della storia del Titano, a cominciare propria da quella Felicita che non si arrese al destino di un figlio morente e chiese l’intercessione del Santo Marino. Dopo di lei tante altre Felicite nei secoli della Repubblica, storie private di donne che hanno saputo lottare contro i pregiudizi che da sempre, ancor oggi, circondano il cosiddetto sesso debole. Ecco allora la vicenda di “bellina bellina” vittima delle chiacchiere di paese, quella di Lisa, abbandonata dopo le nozze dal marito che emigra in America. E ancora l’ostinazione di Maria, sposata fuori San Marino con uno straniero. Seppe ritornare a piedi fino in Città per rivendicare la cittadinanza dei figli ed evitargli così la chiamata alle armi. Donne tenaci, dunque, come quelle che portarono avanti la battaglia per il voto nel dopoguerra. Le vicende di paese si mescolano, sullo sfondo, con i grandi eventi che sono rimasti impressi nella memoria collettiva dei sammarinesi. Le bombe inglesi che piovono dal cielo durante la seconda guerra mondiale, l’ospitalità che seppe accogliere i centomila sfollati provenienti dall’Italia, il volto orribile della morte, le ferite profonde che incidono la carne e lo spirito di un popolo che vede violata la propria neutralità. Giovedì sera, con “Dedicato a Felicita, le storie della comunità” alle 22, lo spettacolo itinerante si è snodato nelle vie del centro storico. Ideato e interpretato da 72 componenti di 10 gruppi teatrali provenienti da diversi Castelli della Repubblica, il “racconto a più versioni”, come viene definito dagli stessi interpreti, è il frutto di un lavoro comune tra diversi modi di pensare e fare teatro (dalla ricerca alla prosa, al teatro popolare). In scena, oltre alla vicenda che ha come protagonisti Donna Felicita e il Santo Marino, il suo miracolo e la donazione del Monte, raccontata in diverse versioni, anche le tante storie (vere) raccolte sul territorio dagli interpreti; una indagine antropologica e storico-popolare che ha come argomento l’universo femminile e il modo di rapportarsi per risolvere ed affrontare le difficoltà.
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