Siamo delusi e preoccupati. L'ultima versione del Decreto Sviluppo introduce un diritto di superficie sul demanio per 20 anni senza modificare di fatto il vero problema del rinnovo e la possibilità, dunque, di chiudere l'infrazione europea. Lo dice Mauro Sansavini, presidente regionale Fiba-Confesercenti, che non esclude di organizzare azioni di protesta più eclatanti, anche nel corso dell'ormai imminente stagione balneare. Il decreto nella formulazione definitiva, conclude, danneggia ulteriormente un settore ed una categoria determinante per lo sviluppo e l'affermazione del turismo italiano.
Riproduzione riservata ©