Sport "minori": dopo la denuncia di scarsa visibilità, la risposta del dg Romeo

Sport "minori": dopo la denuncia di scarsa visibilità, la risposta del dg Romeo.
Questa mattina sui quotidiani sammarinesi San Marino Oggi e La Tribuna è stata pubblicata la lettera aperta della Federazione Sammarinese Sub Attività Subacquee che lamenta la scarsa visibilità sul mezzo televisivo di alcuni sport considerati "minori".
La lettera di risposta del direttore generale di RTV, Carlo Romeo:
Non penso proprio di conoscere, me ne scuso, Sansovini Leonardo, Presidente della Federazione sammarinese sub attività subacquee, Haggi Statti, Macaluso Domenico, Mazza Maurizio, Presidente Federazione sammarinese arti marziali e neppure Marino Antimo Zanotti, Presidente Federazione pesi lotta e judo. Li conosco solo perchè oggi trovo sui giornali - ma non in redazione da noi, perchè non la abbiamo ufficialmente ricevuta - una nota che attacca la Radiotelevisione di Stato.
Mi spiace veramente non conoscerli anche perchè, per quel che può valere saperlo, il judo è stato il mio compagno fedele di Studi universitari mentre sulle attività subacquee chi mi conosce sa come la penso. Così come chi mi conosce sa altrettanto bene come peraltro io odi personalmente il calcio.
Quindi pensare che la Azienda di cui ho la intera responsabilità come Direttore Generale preveda subdoli piani calcistici di discriminazione nei confronti dei cosiddetti sport minori, la considero francamente una ipotesi non molto realistica.
Vero è che il calcio è più seguito e che quindi porta più ascolti. Altrettanto vero è che molta parte di attenzione da parte di Rtv è data ai cosiddetti sport speciali dove l'integrazione è formazione e cultura sportiva. Credo che Filiberto Felici per esempio abbia una idea diversa da quella di chi ha sottoscritto la lettera ai giornali. Posso sbagliarmi ma un servizio pubblico si qualifica molto di più sullo sport quando dà l'attenzione che merita, cosa non frequentissima, alle Paralimpiadi o a altri sport che fanno parte della leggenda sportiva ma che oggi sono in ombra a torto o a ragione. Penso al ciclismo con gli speciali sulla Nove Colli o al pugilato che proprio ieri era in onda con un programmatiche ne racconta le storie.
Lavoro da troppo tempo nel mondo dei media per non sapere che soddisfare tutti è impossibile, un po' come soddisfare la suocera. Ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che avrà da dire. Se ne è parlato poco, se ne è parlato troppo, non se ne è parlato, se ne è parlato eccetera.
Quel che non capisco invece è il perchè, da parte dei firmatari, non parlarne con il sottoscritto, ragionarci magari insieme e vedere se e come si può intervenire. È ben vero che c'è la redazione sportiva ma ove mai - ripeto ove mai- ci fossero difficoltà, esiste pur sempre, al piano superiore della redazione, un Dg il cui lavoro è quello di risolvere - quanto meno provarci - criticità e problemi. Se si preferisce invece rivolgersi ufficialmente ai giornali, cosa del tutto legittima, vuol dire che si preferiscono i giornali al servizio pubblico. Anche questo è più che legittimo, una scelta come le altre e ne prendiamo atto.
In fondo è ben noto che sparare in Italia sulla Rai così come qui sulla San Marino Rtv garantisce sempre quel po' di visibilità. A chi piace.
La prossima volta una telefonata e magari un momento di confronto potrebbero risolvere il problema, se è questo l'obiettivo. Una telefonata magari non allunga la vita ma sicuramente può chiarire equivoci o presunte contrapposizioni, nel caso fosse questo il vero interesse dei firmatari.

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La lettera apparsa su La Tribuna

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