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Stalking. Giovane genovese si trasferisce a Parma per tormentare la ex: in manette

4 mag 2011
Sei lunghi mesi di terrore. Le vittime dello stalking sanno bene cosa significa uscire di casa con l’angoscia di trovare il proprio persecutore nascosto nell’ombra, pronto a colpire, ad ingiuriare, minacciare. Nel peggiore dei casi alla violenza psicologica si aggiunge anche quella fisica. E’ il caso di una giovane donna di Parma, braccata da sei mesi dal suo ex di Genova, che aveva addirittura lasciato la propria città per tormentarla da vicino. Non solo l’aveva aggredita, ma era arrivato al punto di sequestrarle il figlio piccolissimo. Lo stalking sembrava diventato la sua “missione”: non lavorava e viveva a Parma senza fissa dimora, riuscendo a eludere le ricerche delle forze dell'ordine. Il Gip aveva infatti emesso un ordine di arresto per lui, considerato socialmente pericoloso e con gravi turbe psichiche. In passato era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Ieri mattina è stato fermato ed arrestato dagli agenti delle volanti mentre vagava per il centro. Ora è recluso nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia.

M.F.

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