Stalking: non aumenta il numero dei casi in Repubblica rispetto al 2013
11.436 procedimenti per stalking in due anni in Italia e di questi 8.453 sono andati a sentenza. Lo rileva uno studio del Ministero di Giustizia. Nel 92% dei casi il processo nasce da una denuncia da parte della vittima, con un anno e due mesi come durata media della persecuzione; un uomo è l'autore del reato nel 91% dei casi: italiano, disoccupato e quarantenne, il suo identikit. A San Marino è l'Authority per le pari opportunità ad avere il polso della situazione. Nel 2013, 7 casi per reati di stalking o comunque atti persecutori in genere - molti di questi reati, tra l'altro, sono rubricati come violenza psicologica; 16, invece, i casi per il reato di minaccia; una decina per percosse. Nel 2013 in totale una quarantina di casi penali che hanno coinvolto donne: a sentenza ne arriva comunque un numero esiguo. Dal 2008, 139 segnalazioni di criticità che provengono da più enti, ma per la maggior parte dalla Gendarmeria. In 80 casi l'aggressore è il marito. Nel primo semestre 2014 i dati appaiono abbastanza simili rispetto allo stesso periodo del 2013. Non si è registrato alcun aumento. Nel prossimo report periodico – sottolinea Maria Domenica Michelotti dell'Authority - saranno precisati anche i dati delle denunce che, come sappiamo, non corrispondono alle segnalazioni in quanto ancora c'è una certa resistenza a denunciare. In positivo, però – precisa - si può affermare con certezza che sono aumentati gli accessi ai servizi, centro di ascolto e salute mentale. Il lavoro è ancora tanto – conclude - e abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”.
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