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Staminali, la Rewind Biotech Srl nel mirino della giustizia italiana

28 dic 2009
Staminali, la Rewind Biotech Srl nel mirino della giustizia italiana
L’inchiesta del pm torinese Raffaele Guariniello sulle cellule staminali potrebbe arrivare anche a San Marino dove alcuni pazienti – secondo indiscrezioni – sarebbero stati indirizzati. Nel mirino del magistrato è finito un certo dottor Davide Vannoni. E’ professore di psicologia ma presiede la Stamina Foundation di Torino: un’associazione che consigliava a persone affette da malattie degenerative come Parkinson e Sla di farsi trattare alla Lisa Day di Carmagnola - già oggetto di controlli da parte dei Nas - nella speranza di guarire con l’utilizzo delle cellule staminali. Vannoni a San Marino ha presentato qualche mese fa la domanda per attivare la Rewind Biotech Srl: una banca di cellule staminali. Non ha mai avuto l’autorizzazione ad operare ma è già stata oggetto di indagine e verifiche da parte dell’Authority sanitaria. E potrebbero esserci dei punti di contatto anche con la IMB, l’Istituto di Medicina del Benessere, anch’essa sotto indagine da parte dell’Authority per presunte iniezioni illegali di cellule staminali. Il presidente dell’organismo di vigilanza sanitaria Andrea Gualtieri presenterà a giorni una relazione completa su tutte le strutture che a San Marino operano nell’ambito delle staminali, anche alla luce della recente normativa in materia introdotta sul Titano. Se ci sono state iniezioni di cellule staminali alla Rewind “sono avvenute – dice Gualtieri – totalmente al di fuori della legalità”. Nel frattempo con la stsessa ragione sociale è stata presentata una nuova domanda ad operare. Il nome di Vannoni non compare più tra i promotori. Ma dall’indagine del pm torinese Guariniello potrebbero scaturire nuovi sviluppi con riflessi importanti anche a San Marino.

Luca Salvatori

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