Sono ormai molte migliaia le persone in America e nel mondo che partecipano ad una campagna per salvare la vita a Troy Anthony Davis, detenuto nel braccio della morte in un carcere della Georgia, la cui esecuzione è stata fissata per il 21 settembre. Alla campagna aderiscono Amnesty International, Human Rights, ma anche papa Benedetto XVI, l’ex presidente Jimmy Carter e molti esponenti politici americani. Davis è stato condannato a morte per l’uccisione, nell’89 a Savannah, di un agente di polizia, che fuori servizio era intervenuto di notte in difesa di un senzatetto che era finito al centro degli scherzi violenti di un gruppo di teppisti. All’epoca Davis aveva 19 anni, oggi ne ha 42. Intanto nel Texas la Corte Suprema ha rinviato all’ultimo minuto l’esecuzione di una condanna a morte, nei confronti di Duane Buck, 48 anni, condannato alla pena capitale per due omicidi compiuti nel ’95 a Houston. Accolto il ricorso in base al quale il processo contro Buck era stato viziato da pregiudizi razziali, visto che l’imputato è afro americano.
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