Il bilancio finale è tragico: due morti. Un giovane ha perso la vita all’alba, sull’autostrada, di rientro da una notte in discoteca a Riccione. Era seduto nel sedile posteriore di una y 10 e con due suoi amici stava rientrando a casa, a Pesaro. Una sbandata ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. E’ morto sul colpo. Poche ore prima, alle 2, un altro lutto. Questa volta all’interno della discoteca “Ecu”. E' morto mentre stava lavorando Fabrizio Piloni, noto deejay quarantacinquenne, originario della provincia di Ancona, colpito da un improvviso malore. Dj Brizzio - questo il suo nome d’arte - si è accasciato sulla console della discoteca riminese per la quale stava lavorando. I soccorsi sono stati immediati, ma non c'è stato nulla da fare. L’uomo sarebbe morto per cause naturali. Una nottata dunque dai toni tragici, anche se tutto era stato predisposto per evitare la cosiddetta strage del sabato sera con controlli serrati, da parte delle forze dell’ordine, nelle vicinanze e fuori dalle discoteche. Controlli per evitare che i giovani si mettano alla guida in stato di alterazione psicofisica. 20 le patenti ritirate a ragazzi con tassi alcolici nel sangue fuorilegge. Perloppiù a ragazzi tra i 19 e i 30 anni. Uno di questi, vittima di un colpo di sonno, è addirittura andato a sbattere contro una “gazzella” dei carabinieri.
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