Suicidi carcere, "Nessuno Tocchi Caino" chiede intervento urgente su esecuzione penale
Visita del ministro Nordio al carcere di Torino, dopo la morte di due detenute
ll ministro della Giustizia Nordio a sorpresa nel carcere di Torino, dopo la morte di due detenute. “Nessuno Tocchi Caino“ esorta: "sul problema carceri la politica intervenga subito". La visita del ministro Nordio decisa in risposta alle numerose sollecitazioni, che chiedono di accertare le cause di questi ultimi due casi, quelli di donne che si sono tolte la vita, una impiccandosi e l’altra, lasciandosi morire senza acqua né cibo. Per “Nessuno tocchi Caino”, che sistematicamente fa visite nelle carceri italiane e che aveva evidenziato le criticità di quello di Torino, diche che è da rivedere, subito, il sistema dell'esecuzione penale in Italia. “Questi ultimi due casi hanno fatto scalpore perché sono avvenuti nel giro di poche ore uno dall'altro”, spiega Rita Bernardini, che evidenzia come nella stessa realtà carceraria ci sia stato un altro suicidio, il 28 giugno. Lo scorso anno, peraltro, è stato quelli dei record dei suicidi dietro le sbarre inghiottiti dal vortice in una dimensione “percepita altra” sono per la maggior parte giovani, dentro per reati minori, con pene irrisorie o in attesa di processo, migranti o persone senza dimora. Una emergenza silenziosa, che ha necessità di un intervento immediato.
Nel video l'intervista a Rita Bernardini, presidente Nessuno Tocchi Caino
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