Con fatica, rallentati dalle difficoltà nel raggiungere i luoghi colpiti e dal maltempo che, sia pure con minore intensità, ancora interessa le Filippine, gli aiuti internazionali per le vittime del tifone Haiyan iniziano ad arrivare. Oltre a singoli paesi e istituzioni come l'Ue anche le agenzie internazionali, dall'Oms al World Food Programme, stanno dando supporto, e persino Google è intervenuta mettendo a disposizione un motore di ricerca per trovare i dispersi. L'Oms sta inviando in queste ore quattro kit di emergenza con il materiale per curare 120mila persone ed effettuare 400 interventi chirurgici, e a questa risposta immediata farà seguito anche l'invio di esperti e altro materiale. ''Stiamo lavorando a stretto contatto con il governo locale per capire quali sono i bisogni primari - spiega Julie Hall, rappresentante dell'Oms per le Filippine, in un comunicato -. Abbiamo già un team a Bohol e ne stiamo mandando a Cebi e Tacloban. Inoltre stanno arrivando più di due dozzine di esperti e i kit di emergenza per la risposta iniziale''. Anche il World Food Programme (Wfp) si è già mobilitato. ''La sfida principale in questo momento è rappresentata dalla logistica - spiega Praveen Agrawal, rappresentante per le Filippine -. Le strade sono interrotte e gli aeroporti distrutti''. Dall'agenzia stanno arrivando 44 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico, oltre a materiale logistico per il ripristino delle comunicazione a Taclobnan e Cebu, le città più colpite. L'agenzia ha già attivato con l'Unicef un numero per le donazioni, mentre l'Oms lancerà una campagna ufficiale in questo senso nei prossimi giorni con l'Onu. A soccorritori e aiuti che iniziano ad arrivare in massa nelle Filippine per fronteggiare l'emergenza umanitaria si uniscono anche le forze di Google nelle ricerche dei dispersi. Come già successo in occasione di disastri naturali, dal sisma di Haiti allo tsunami in Giappone, Google ha attivato un motore di ricerca accessibile a tutti coloro che hanno o che cercano notizie su persone scomparse e una mappa aggiornata con la segnalazione di rifugi e centri di comando. Collegandosi a ww.google.org/crisisresponse/2013-yolanda.html è possibile digitare il nome della persona da cercare oppure inserire informazioni su qualcuno. Lo strumento è disponibile anche sui telefoni cellulari.
Riproduzione riservata ©