Suu Kyi, continua la lotta per la democrazia in Birmania
Gli avvocati della leader dell’opposizione birmana Augn San Suu Kyi, si sono presentati oggi alla corte d'appello di Rangoon per impugnare la condanna e chiedere l’assoluzione. Il 2 ottobre il verdetto. La Nobel per la Pace era stata condannata infatti dalla giunta militare al potere a 18 mesi di arresti domiciliari e il divieto di partecipare alle elezioni del 2010 per aver ospitato un pacifista americano. “La signora”, come è conosciuta in Birmania sta scontando la condanna nella sua abitazione di Rangoon, dove ha già passato prigioniera 14 degli ultimi 20 anni. Tutto ciò mentre tra la notte di mercoledì e giovedì, 7 ordigni artigianali sono esplosi alla periferia della città.
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