Svizzera alle urne per l'abolizione del canone rado televisivo: vince il no
Dalle urne emerge un forte segnale di attenzione al pluralismo e alla salvaguardia di quei programmi che faticherebbero a sopravvivere, in ottica puramente commerciale.
A confronto due differenti concezioni della fruizione del servizio radio televisivo: il 71,5% ha scelto di mantenere il canone, uno dei più costosi peraltro.
Ma il messaggio è stato recepito insomma e qualcosa cambierà anche nel costo: dagli attuali 451 franchi scenderà a 365, circa 315 euro.
Ben spesi evidentemente, nell'ottica di quel pluralismo che difficilmente un servizio privato avrebbe interesse a mantenere.
Nel video l'intervista a Antonio Civile, giornalista RSI
SB