Svolta epocale: dal 2024/25 le scuole medie passeranno alla settimana di cinque giorni
Per il Segretario Belluzzi "una scelta fatta per il benessere degli alunni". Nessuna ora sarà tolta ai docenti, garantendo le stesse opportunità di chiamata.
L'annuncio arriva direttamente dal Segretario di Stato all’Istruzione Andrea Belluzzi: dal 2024 la Scuola Media di San Marino cambierà volto, passando alla settimana corta. Addio, dunque, alla giornata di sabato, con le sue ore che verranno spalmate negli altri giorni della settimana dal lunedì al venerdì.
Il cambiamento riguarderà tutte le classi dalla prima alla terza, mentre l’anno scolastico in corso servirà per definire tutti i dettagli della svolta. Al lavoro c’è un gruppo di docenti con anni di esperienza che sta predisponendo il futuro piano didattico, con un’attenzione particolare dedicata a due aspetti.
Primo: come annuncia Andrea Belluzzi, nessuna ora di lavoro sarà sottratta ai professori sammarinesi e resteranno dunque inalterate le possibilità di chiamata dalle già affollate graduatorie per l’insegnamento.
Secondo: agli studenti sarà garantito un carico di studio giornaliero accettabile. Con le materie raggruppate in cinque giorni il rischio era di dover preparare troppe verifiche o interrogazioni per la stessa mattinata, e con uno zaino stracolmo di libri di studio. Per questo non ci saranno mai più di tre materie giornaliere. Il modello finale sarà dunque molto simile a quello già oggi in vigore durante i martedì e i giovedì: tre segmenti di lezione da due ore ciascuna intervallati da due momenti di ricreazione.
Nei sondaggi che hanno portato a questa decisione, circa il 75% delle famiglie sammarinesi si erano mostrate favorevoli a un cambiamento in linea con una tendenza sempre più diffusa nelle scuole italiane. A Rimini le scuole medie statali propongono già alle famiglie la possibilità di scelta tra settimana corta e lunga mentre altre scuole della penisola hanno deciso di chiudere il sabato per combattere i rincari dell’energia.
A San Marino però la decisione non è a fini economici, sebbene il risparmio per un giorno in meno di trasporti pubblici sia considerevole. La scelta, spiega ancora Belluzzi, guarda esclusivamente al benessere dei bambini: concedere loro più spazio per le attività collaterali, il tempo in famiglia o il semplice riposo. Insieme a un passaggio più graduale verso la Scuola superiore.
Proprio per quanto riguarda il Liceo, al momento non è prevista nessuna rimozione del sabato. Il monte ore è infatti più alto e spalmarlo risulterebbe proibitivo. Ma un eventuale successo della settimana corta alle medie potrebbe cambiare le prospettive future.
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