Svolta del M5S: nessuna sanzione automatica in caso di avviso di garanzia
L'avviso di garanzia non comporta sanzioni automatiche.
E' la svolta garantista del Movimento 5 Stelle, anche se le decisioni finali spettano sempre più a Beppe Grillo nelle vesti di garante, il quale potrà, di volta in volta, valutare la gravità degli atti dei suoi, anche “a prescindere dall'esistenza di un procedimento penale”.
Aveva ragione Pizzarotti, dice qualcuno, il sindaco di Parma epurato proprio per un avviso di garanzia, mentre altri parlano già di norma “salva Raggi”, poiché viene dato per imminente l'arrivo di un avviso di garanzia alla sindaca di Roma, che dopo l'arresto del braccio destro Raffaele Marra potrebbe avere qualche noia per l'inquadramento dell'ex capo della segreteria politica Salvatore Romeo, contestato dall'Autorità Anticorruzione. Altre noie potrebbero arrivarle per la promozione di Renato Marra, fratello di Raffaele, dalla Municipale alla direzione Turismo.
“I vecchi partiti ci criticano per quello che loro non hanno mai avuto il coraggio di fare: darsi regole chiare”, dice il deputato Danilo Toninelli, che difende il nuovo codice etico, plaudendo anche alla scelta del voto online, “una rivoluzione – la definisce – che costringe i partiti ad abbandonare la comfort zone dei loro privilegi”.
E a proposito della Capitale, anche Paolo Gentiloni, nella conferenza di fine anno, aveva lanciato il suo auspicio, da presidente del Consiglio e da romano: Roma, ha detto, deve ritrovare le sue ambizioni.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervento di Paolo Gentiloni presidente del Consiglio