Targhe estere: la Polstrada E/R applica le nuove norme solo in casi chiari e lampanti
Dall'entrata in vigore, lo scorso 4 dicembre, delle nuove norme sulle targhe estere, la Polizia Stradale dell'Emilia Romagna ha eseguito complessivamente 93 accertamenti di infrazione, riconducibili agli articoli 93 e 132 del Codice della Strada, modificati dal Decreto del Viminale.
I mezzi con targa rumena, i più bersagliati. Nei confronti delle auto con targhe sammarinesi la Polizia Stradale sta invece tenendo un atteggiamento più morbido in attesa di approfondimenti: “Nelle more che esca una ulteriore circolare esplicativa, il buonsenso – spiega il Direttore Operativo della Polizia Stradale dell'Emilia Romagna, Angelo Frugieri – ci dice di non andare ad 'applicare', se non in quei casi chiari e lampanti in cui c'è una violazione netta della norma. Non è certo il caso del frontaliere”.
L'unica multa con confisca di auto con targa sammarinese, da parte della Polizia Stradale dell'Emilia Romagna, è avvenuta proprio per uno dei casi “ chiari e lampanti” a cui fa riferimento il Comandante Frugieri: si tratta di un'auto con targa sammarinese condotta da un residente in Italia, coinvolta in un sinistro sabato scorso a Riccione. Se per i mezzi aziendali condotti da frontalieri che lavorano per ditte sammarinesi la Polizia Stradale regionale segue una linea morbida, lo stesso non avviene per le auto ad uso privato: “La norma – osserva il dottor Frugieri – deve andare a colpire proprio queste situazioni e quindi non è pensabile che qualsiasi auto con targa sammarinese sarà esente da controlli. Anzi, tutt'altro”.
Ma c'è anche un'altra casistica, meno conosciuta, nel decreto Sicurezza che impatta su San Marino. La modifica dell'articolo 132 del codice della strada riguarda infatti tutti i veicoli con targa estera che permangono in maniera continuativa, per un anno, sul territorio italiano:”Tante auto targate San Marino circolano in Romagna e l'andirivieni, varcando il confine in un senso o nell'altro, è normale. Dimostrare una continuità di un anno – conclude Frugieri - diventa quasi una 'probatio diabolica'”.