Tavola rotonda sulla chirurgia robotica. Ciavatta: "Il robot costa 3 milioni di euro ma ci farà risparmiare ogni anno"
Professionisti ed esperti del settore per fare il punto su tutti i vantaggi che la chirurgia robotica offre. Più precisione da parte del medico, interventi meno invasivi e minor tempo di recupero dopo l'operazione. Un momento divulgativo aperto non solo agli addetti ai lavori, ma anche a tutti i referenti istituzionali. “L’obiettivo – spiega il direttore della Uoc di Chirurgia dell'Iss, Giovanni Landolfo – è quello di far comprendere come solo l’adeguamento tecnologico e l’investimento sulle risorse umane, possano elevare il nostro Ospedale – afferma – agli standard di cura dei Paesi più sviluppati”. In Italia per 107 province ci sono già 160 robot e altri 10 sono attesi entro la fine dell'anno. Questo strumento, chiamato Da Vinci, arriverà a San Marino a breve e sarà operativo già questa estate. Uno strumento a cui non si può rinunciare, secondo il direttore generale dell'Iss Bevere: "E' un problema di completezza etica, professionale, che spinge tutti intorno a un progetto. Quest'ultimo è reso concreto oggi con questo avvio. Un po' per volta prenderà corpo". A sindacati e opposizione, che criticano la spesa di tre milioni per il macchinario, il segretario per la Sanità Ciavatta risponde così: "Posso capire che 3 milioni possa essere considerata una spesa alta, ma è quello che abbiamo speso in due anni per i tamponi Covid. Ogni anno spendiamo 7 milioni di mobilità passiva, ovvero le spese per mandare i nostri pazienti a operarsi fuori dal nostro Ospedale. Nel momento in cui dovessimo riuscire con la chirurgia robotica e con altri investimenti in programma ad azzerare questa mobilità passiva, ecco che avremmo un risparmio di 7 milioni all'anno".
Nel video le interviste a Francesco Bevere (direttore Iss) e Roberto Ciavatta (segretario per la Salute)
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