La lapidazione è stata sospesa ma ora Sakineh è stata condannata all’impiccagione, per complicità nell’omicidio del marito. Ad affermarlo il procuratore generale di Teheran. Il portavoce del ministero degli esteri iraniano precisa invece che il processo non è ancora finito. Qual è dunque la realtà dei fatti? Impossibile saperlo. Intanto il figlio di Sakineh, Sajjad ha rivolto un nuovo appello all'Italia: "Chiediamo alle autorità italiane di intervenire e aiutarci”. Nelle scorse settimane, dopo una mobilitazione di governi e organizzazioni per i diritti umani, le autorità iraniane avevano annunciato la sospensione della condanna alla lapidazione della donna. Il 19 settembre, parlando a New York con la catena televisiva americana Abc, il presidente Ahmadinejad aveva addirittura smentito che vi fosse mai stata una sentenza di lapidazione. Dunque contraddizioni e una grande confusione sulla situazione di Sakineh, di cui nessuno riesce ad avere notizie certe, dopo l’intervista farsa alla Tv Iraniana a cui è stata presumibilmente obbligata.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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