Preoccupazione da parte della rappresentanza sindacale di TIM San Marino, in merito alla riorganizzazione in atto del settore telecomunicazione, con al centro la società cinese ZTE, che dovrà diventare partner tecnologico dell'AASS.
È di mercoledì la notizia della sospensione delle attività dopo il blocco, imposto dagli Stati Uniti, alla vendita di componentistica statunitense all'azienda.
Nonostante la smentita dell'Amministratore Delegato di ZTE Italia, permangono forti dubbi sul futuro della Società.
La chiamano “guerra fredda tecnologica” e pongono l'accento sulle conseguenze di questo braccio di ferro con gli Stati Uniti “che metteranno in pericolo posti di lavoro, causeranno una spesa pubblica enorme – si legge in una nota TIM – basandosi sulla scelta di partner stranieri senza alcuna gara pubblica, né per la realizzazione né per la gestione attuale e futura”.
È di mercoledì la notizia della sospensione delle attività dopo il blocco, imposto dagli Stati Uniti, alla vendita di componentistica statunitense all'azienda.
Nonostante la smentita dell'Amministratore Delegato di ZTE Italia, permangono forti dubbi sul futuro della Società.
La chiamano “guerra fredda tecnologica” e pongono l'accento sulle conseguenze di questo braccio di ferro con gli Stati Uniti “che metteranno in pericolo posti di lavoro, causeranno una spesa pubblica enorme – si legge in una nota TIM – basandosi sulla scelta di partner stranieri senza alcuna gara pubblica, né per la realizzazione né per la gestione attuale e futura”.
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