Mentre il Governo cerca soluzioni per rendere più efficiente la telefonia mobile e si appresta a rinnovare la convenzione con Telecom Italia, Osla entra a piedi pari nella questione, invitando la politica a sospendere qualsiasi iniziativa. Prima – dicono gli imprenditori - serve un confronto approfondito con tutti i soggetti interessati. E spinge per il recupero di sovranità, autonomia, sicurezza, ricerca e redditività delle telecomunicazioni. Propone quindi la sua ricetta per un sistema efficiente, volano per l'economia e lo sviluppo. Primo, fra gli ingredienti, una sovranità da difendere ad ogni costo. Tradotto: mani pubbliche saldamente aggrappate al settore, con la tutela del prefisso internazionale 378. E ancora: autonomia nei confronti dei piani tariffari, da sottoporre al parere vincolante di un'authority sammarinese; un piano di ammodernamento; la sicurezza dell'operatività, che veda garantita la connettività in ogni condizione, senza dipendere da strutture esterne; laboratori di ricerca per agevolare l'occupazione. Da non sottovalutare la voce 'redditività'. Per Osla un comparto delle TLC ben organizzato e all'avanguardia può offrire un apporto al PIL dell'8%. Verrebbe così recuperato il forte gap attuale, figlio delle tante regalie ai concessionari.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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