Il tema delle mafie in Riviera nella serata organizzata da Provincia di Rimini e Gruppo Antimafia Pio La Torre

Sala Marvelli piena - circa 120 persone, tra cui tutti i vertici delle forze dell'ordine riminesi – a significare l'interesse e la delicatezza del tema affrontato. La Provincia di Rimini è tutt'altro che immune dal virus mafioso. Ad accrescere la consapevolezza del fenomeno, il Gruppo Antimafia Pio La Torre con il documentario “Romagna Nostra”, una sintesi convincente degli episodi e delle vicende giudiziarie che hanno attraversato il territorio, compreso San Marino, dagli anni '90 ad oggi. La proiezione è stata introdotta da puntuali interventi. Ricordate dal Prefetto di Rimini, Palomba le parole commosse del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, in memoria di Pio La Torre: il suo invito a contrastare la criminalità non solo con la forza e gli strumenti canonici dell'investigazione ma facendo leva su una basilare quanto necessaria cultura della legalità. Il Presidente della Provincia, Vitali pone l'accento sulla crisi di autorevolezza delle classi dirigenti, a tutti i livelli, tra le principali fonti di pericolo per la nostra società quando si tratta di mafie. Sicuramente acuita dalla stessa crisi economica, causa primaria forse di tentazione all'illegalità. Entra più nello specifico Daniele Paci, Sostituto Procuratore a Palermo, evidenziando come la realtà riminese venga descritta nei diversi rapporti della DIA come fortemente a rischio infiltrazioni da parte della ndrangheta calabrese. “Serve una grande attenzione da parte delle istituzioni e della politica” - ammonisce. Da Davide Vittori, infine, la conferma di un impegno: il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia (sette quelli presenti in zona). Una assoluta priorità per il Gruppo Pio La Torre.

Il tema delle mafie in Riviera nella serata organizzata da Provincia di Rimini e Gruppo Antimafia Pio La Torre

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