La crisi ha frenato le prenotazioni e a fare saltare i weekend che assaggiano l'estate, quelli dei primi di giugno, ci ha pensato il maltempo. L'ottimismo romagnolo saggia il suo limite in una estate che non vuole decollare. Il cielo non promette niente di buono in tutti i sensi: alcuni alberghi apriranno solo da metà giugno e c'è il rischio che qualcuno rimarrà chiuso per l'intera stagione. Per avere un dato è ancora presto, fanno sapere dallo sportello unico per le imprese. Si parlava addirittura del 30%, ma è un dato falsato dall'adeguamento alle norme anticendio, la cui richiesta deve essere prima inoltrata ai vigili del fuoco e che diminuisce man mano che le richieste di adeguamento concesse dal decreto ministeriale arrivano in caserma. Per avere un'idea precisa, contando i tempi del protocollo e dell'inserimento in database, bisognerà aspettare fine giugno. La speranza è che, allora, l'estate da un punto di vista meteorologica abbia scaldato la spiaggia e i motori. “I primi quindici giorni di stagione sono ormai andati” commenta Patrizia Rinaldis, Presidente degli albergatori. Il meteo ha frenato le prenotazioni, non c'è né movimento né passaggio. L'unica manifestazione che avrebbe portato un po' di ossigeno, i campionati di danza sportiva, è slittata a luglio. Ed è al futuro che si guarda “il paragone con gli anni precedenti – spiegano gli albergatori- ormai non si azzarda più, è anacronistico. E' un momento di incertezza mai visto, è cambiato tutto”. A tal punto che, normativa antincendio a parte, alcuni hotel non hanno ancora trovato l'affittuario. Ed latri hanno dimezzato il personale per la stagione. I tempi sono cambiati: il caldo arriverà, ma sarà un'altra estate.
Sara Bucci
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