Terminata l’indagine Rimini Yacht con la contestazione di evasione internazionale
L’ex re della nautica Giulio Lolli è ancora in Libia, intanto le fiamme gialle di Rimini hanno chiuso il filone d’indagine sull’evasione fiscale della Rimini Yacht. Tra il 2007 e il 2009 sarebbero stati occultati al fisco una 40ina di milioni di euro di ricavi. Due le società di comodo riconducibili a Lolli, con sede legale a San Marino ma operanti di fatto in Italia: la Rimini Yacht San Marino srl e la Trade & Rent, amministrate da una “testa di legno” sammarinese, così l’ha definita la Finanza. Per garantire il più completo anonimato ai reali utilizzatori delle lussuose imbarcazioni, che non potevano giustificare coi propri redditi canoni elevati di noleggio, dai 2 ai 35mila euro al mese, era lo stesso Lolli ad apparire quale conduttore delle imbarcazioni noleggiate. Al momento sono indagate tre persone per questa indagine, che non è l’unica, perché le Fiamme Gialle hanno puntato gli occhi anche su 10 milioni di euro di trasferimenti eseguiti da contribuenti riminesi su conti correnti accesi presso banche di San Marino. 500 i soggetti individuati. Tra questi, anche evasori totali, del tutto sconosciuti al Fisco, che non hanno mai presentato dichiarazione dei redditi. Molto diverse le posizioni esaminate e tuttora al vaglio: si va dal commercialista all’avvocato, dall’imprenditore al commerciante, dal lavoratore dipendente al pensionato, fino ad un “finto povero” nullatenente.
Francesca Biliotti
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