E’ il settore pubblico il vero bacino di collocamento per i portori di invalidità, mentre il comparto privato registra una minima percentuale di assunzioni. E questo nonostante la legge preveda l’obbligo di inserimento ogni 20 occupati, di un portatore di invalidità, di ogni tipo. Sono queste le conclusioni del gruppo di lavoro che ha incontrato i Segretari di Stato.
Oggi l’occupazione è in sofferenza per la crisi economica e questo ricade sulle categorie più deboli e in particolare sui portatori di invalidità e sulla loro possibilità di trovare sbocchi occupazionali.
"Il problema - sottolinea William Giardi, responsabile del gruppo di lavoro - è adottare un approccio socialmente etico, sollevando, almeno in parte, la pubblica amministrazione dall’incarico di rispondere all’istanza di lavoro delle persone disabili, evitando nel contempo la logica della scelta, in agguato dietro ogni crisi economica".
L’impegno del gruppo è proseguire nel lavoro con l’obiettivo di trovare soluzioni occupazionali che possano soddisfare le persone invalide in base alle loro potenzialità e capacità superando il preconcetto legato alla disabilità stessa.
Myriam Simoncini
Oggi l’occupazione è in sofferenza per la crisi economica e questo ricade sulle categorie più deboli e in particolare sui portatori di invalidità e sulla loro possibilità di trovare sbocchi occupazionali.
"Il problema - sottolinea William Giardi, responsabile del gruppo di lavoro - è adottare un approccio socialmente etico, sollevando, almeno in parte, la pubblica amministrazione dall’incarico di rispondere all’istanza di lavoro delle persone disabili, evitando nel contempo la logica della scelta, in agguato dietro ogni crisi economica".
L’impegno del gruppo è proseguire nel lavoro con l’obiettivo di trovare soluzioni occupazionali che possano soddisfare le persone invalide in base alle loro potenzialità e capacità superando il preconcetto legato alla disabilità stessa.
Myriam Simoncini
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