Molti erano pronti ad uscire dalle case, la giacca sotto il braccio, le scarpe allacciate; alcuni non hanno resistito e si sono riversati –terrorizzati - in strada. Ma la tragedia si è consumata altrove. Non è qui che si scava tra le macerie. A molti, nella zona, è tornato alla mente la forte scossa del 2006. Il periodo era più o meno lo stesso. Il luogo: Bagno di Romagna. La terra ha tremato la prima volta alle 22.20, preludio a quanto è poi accaduto in Abruzzo, in nottata. Magnitudo: 4,6 della scala Richter. La scossa è stata avvertita dalla popolazione al confine fra le Marche e la Romagna. A Cesena, Rimini, nell'Appennino tosco-emiliano. In particolare nel Ferrarese e nell'Imolese, ma anche nel Pesarese, a Urbino, Ancona. E naturalmente a Forlì – epicentro del sisma. A San Marino tanti raccontano di aver sentito tremare il letto, di aver visto oscillare i lampadari e di essersi spaventati a morte. Numerose le chiamate alla polizia civile, dalle zone di Dogana, Serravalle, Cailungo, Valdragone, Fiorentino, Faetano e Montegiardino. Ma sul Titano non sono stati necessari interventi, solo rassicurazioni. Tante le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco anche nel circondario, da persone anziane che, spaventate, non riuscivano ad uscire di casa. Sono in corso verifiche, ma non risulterebbero danni.
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