La Segreteria di stato al Territorio interviene con una nota sulla questione delle antenne per la telefonia mobile, precisando che Governo e l’Amministrazione stanno portando avanti un progetto, redatto dalla società Polab – considerata fra i maggiori esperti in Italia - con l’obiettivo di raggiungere una copertura efficace nell’intero territorio della Repubblica. Un progetto che ha tenuto conto su tutto della necessità di minimizzare i rischi per la salute. La nuova rete telefonica prevederà antenne con altezze diverse, proprio per ridurre l'esposizione ai campi elettromagnetici. I tralicci saranno di proprietà pubblica, su terreni dello Stato, lasciando agli operatori l'onere degli apparati tecnologici e delle antenne di trasmissione. Nella nota si risponde anche a chi ipotizza il ricorso a microcelle come alternativa alle antenne tradizionali. Ipotesi definita priva di fondamento. “Le sole microcelle – si legge - non riuscirebbero a servire l’intero territorio”. Sarà utilizzata anche la rete in fibra ottica - aggiunge la Segreteria al Territorio - a condizione che il servizio possa rivelarsi adeguato e degno di un Paese moderno, nel quale si possa comunicare, trasmettere e ricevere dati adeguatamente.
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