Terrorismo: Giovanni Giacalone (ISPI), "dai Balcani rischio concreto"
Giovanni Giacalone - analista per l'Istituto per gli studi di politica internazionale - ha definito questo fenomeno “spirale balcanica”. Centinaia di giovani – fanatizzati da predicatori wahabiti - sono andati a combattere – e spesso morire – in Siria. E l'attività di reclutamento prosegue. La conferma si è avuta la scorsa settimana. I carabinieri del Ros hanno fermato a Mestre un macedone, Ajhan Veapi, che avrebbe reclutato aspiranti mujaheddin che un imam bosniaco avrebbe poi radicalizzato, arruolato nell'Isis, e avviato verso i teatri di guerra mediorientali. Il rischio che si formino cellule terroristiche pronte a colpire nuovamente in Europa è concreto. Alcuni quotidiani riportano che, secondo l'intelligence italiana, gruppi di jihadisti – a seguito del possibile futuro blocco della rotta balcanica - potrebbero raggiungere l'Italia, attraversando l'Adriatico dall'Albania alla Puglia
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